Consegna degli Stendardi


Nelle celebrazioni del 28 settembre 2014, Anniversario della posa della prima pietra del Santuario di Castelpetroso nel 1890, don Giuliano Lilli notava che sfilavano i tanti labari tra i quali le effigi di Lourdes ma mancava appunto il labaro dell'Apparizione in argomento. Egli faceva così voto alla Patrona del Molise di iniziare a commissionare i tanti labari specifici a partire dalla sua parrocchia e donarli gratuitamente. La Provvidenza volle che trovasse i tanti artigiani disponibili quali gli amici e devoti di Maria, Rosalba Serafini delli Passeri in Silvi Marina e consuocera Lucia in Pescara, Francesca Ianniello Petti in Venafro, Luigi Massaro in Monteroduni ed il sacrista Emilio Buccheri e Nicandro Bruno in Roccaravindola




Pellegrini che stanno portando via gli stendardi nella celebrazione della Domenica pomeriggio del 17 gennaio 2016
Il Parroco Don Giuliano Lilli assieme al Parroco di Macchia d'Isernia [il primo da sinistra]
Don Enzo Falasca ed al suo gruppo 

Ascolta l'Inno di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso (versione più antica) facendo clic sulla foto sopra oppure su questo link


Donazione degli stendardi
Il Parroco Don Giuliano Lilli
mentre prepara gli stendardi da consegnare
che stanno per essere terminati cogli ultimi ritocchi



Stendardo da portare il 3 febbraio a  Forlì del Sannio
per la chiusura del XVII Centenario del Martirio del Santo

Ascolta una preghiera antica dedicata a San Biagio facendo clic sulla foto sopra oppure su questo link


Stendardi appena consegnati che i pellegrini porteranno nelle rispettive parrocchie e rispettivi gruppi di preghiera



Gennaio 2016: il sacrista Emilio Buccieri che collabora alla iniziativa afferente il dono degli stendardi
della Madonna Addolorata di Castelpetroso
Lo stendardo per la Parrocchia Assunzione
di Maria Vergine in Montaquila (Is)



Mattina del 3 febbraio 2017: lo stendardo di San Biagio sta per essere portato a Forli
dai fratelli del parroco Teodorico [che lo ha voluto realizzare e donare] ed Italo
assieme al pittore Gennaro Bozza e consorte Rita
che hanno anche loro voluto donare il dipinto

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